27 Luglio 2024

Napoli, torna Mazzarri: giocò nel Modena da record che vinse la C1 subendo solo 9 gol. E in gialloblu conobbe anche il mentore Ulivieri…

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Walter Mazzarri nella sua esperienza in maglia gialloblu (foto Lapresse - GruppoFB "soloanni80")

C’è un po’ di Modena nella storia del nuovo tecnico dei campioni d’Italia.

Il Napoli, dopo dieci anni, affida nuovamente la propria panchina a Walter Mazzarri, ed il ritorno del tecnico toscano alla guida degli azzurri è di sicuro la notizia del giorno: dopo qualche stagione interlocutoria e diverse pause forzate, il livornese fa dunque ritorno al club con cui ha ottenuto i suoi maggiori successi come allenatore.

Mazzarri, però, è legato, nella sua lunga militanza da calciatore, anche a Modena, piazza in cui, sebbene rimase per una sola stagione, vinse il campionato di Serie C1 1989/90 con dei Gialli da record: la formazione canarina, guidata da Renzo Ulivieri, arrivò prima con un punto di vantaggio davanti alla Lucchese, conquistando la B, ma soprattutto chiudendo la stagione con sole 9 reti subite, dato che resta ancora ad oggi il migliore di sempre in C, eguagliando il record della Reggiana 1970/71 (alle due emiliane si è poi aggiunto il Sudtirol 2021/22).

In quel campionato in maglia gialloblu, Walter Mazzarri chiuse con 21 presenze su 34 gare e nessun gol segnato: un buon dato per un centrocampista di sostanza come lui, che arrivava a Modena dopo la lunga militanza con l’Empoli, con cui ottenne anche una promozione dalla B alla A, e dall’esperienza non eccezionale con il Licata.

La stagione sotto la Ghirlandina, oltre al campionato vinto, regalò a Mazzarri la conoscenza di mister Renzo Ulivieri, fondamentale per l’inizio della carriera da tecnico, dopo il ritiro avvenuto a soli 33 anni: il neo-allenatore dei campioni d’Italia, infatti, nella sua prima esperienza in panchina fu assistente e poi vice del suo ex-tecnico a Bologna ed a Napoli. I due sono legati da un rapporto importante e verace, nato proprio in maglia canarina, come ricordava Ulivieri in un’intervista del 2013 alla Gazzetta dello Sport: quando era ancora un mio giocatore a Modena, volevo che diventasse il mio trequartista nel 4-3-1-2 ma una serie infinita di infortuni glielo negarono, allora un giorno lo chiamai dicendogli, ascolta, con tutto quello che mi sei costato e non mi hai reso, me lo offri un pranzo a S.Vincenzo? Volevo comprare una casa all’Elba e mi fidavo dei suoi consigli da imprenditore, aveva l’occhio lungo, anzi, avessi fatto amministrare a lui i miei soldi, adesso sarei ricco”. 

Di sicuro, quindi, Modena ed il Modena hanno lasciato il segno nella carriera del tecnico toscano: e da oggi si apre un nuovo capitolo…

(fonte foto: Lapresse – Gruppo FB “soloanni80 il calcio più bello del mondo”)

Salvatore Fratello

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